Fra le zone più underground della capitale, un posto di rilievo è occupato sicuramente dal quartiere ostiense: infatti, l’archeologia industriale che lo contraddistingue, dai dismessi mercati generali al gazometro, ha reso la zona prediletta da artisti di vario genere, dai registi (si pensi ad Ozpetek che qui ha girato un gran numero di film) ai writers che lo animano nel cuore della notte.
Concentrando l’attenzione sulla street art romana, molte sono le opere a cielo aperto disseminate lungo le vie che vanno da San Paolo a Piramide.
Ti consiglio di leggere anche il mio articolo sulla street art di Tor Marancia.
Ok, che il tour abbia inizio!
Opera Onirica di Sam3
Partendo da Via Ostiense, proprio di fronte alla Basilica di S.Paolo fuori le mura, è l’opera onirica di Sam3: mostra una silhouette nera vestita di stelle che guarda innanzi a sé una sfera di luce, forse una luna, all’interno della quale si muovono senza sosta altri uomini privi d’identità.
Wall of Fame di JB Rock
Girando a sinistra su Via dei Magazzini Generali, a riqualificare la zona è il Wall of Fame di JB Rock, lungo 60 metri: su uno sfondo rosso si stagliano in ordine alfabetico personaggi celebri che hanno segnato ed ispirato la vita dell’artista, da Dante Alighieri a Zorro.
Non perdere anche:
Nuotatore di Iacurci
Sulla parallela Via del Porto Fluviale, al termine della strada incontreremo il grande Nuotatore di Iacurci che sovrasta la Pescheria Ostiense: fu realizzato in occasione dell’Outdoor Festival del 2011, e ancora oggi rallegra questo scorcio della Capitale con il suo giocoso outfit sportivo, con tanto di cuffia rossa e occhialetti da mare.
I Mille Volti di Blu
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All’incrocio fra Via del Porto Fluviale e Via delle Conce ci sentiremo quindi osservati dai tanti volti colorati realizzati da Blu sul Fronte del Porto.
L’intento dell’artista è quello di concentrare l’attenzione su una piaga sociale, ovvero quello dei senza-casa e delle occupazioni abusive, che difatti hanno riguardato lo stesso edificio da cui quei volti diabolici ci guardano.
Davvero in pochi li conoscono (neanche i romani), e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove:
Universo floreale di Lucamaleonte e Hitnes
Giunti poi al sottopassaggio in Via delle Conce, ci si imbatte nel ciclo di murales realizzato da due writers romani, Lucamaleonte e Hitnes.
Se il primo si è concentrato su di un universo floreale, quest’ultimo ci offre un repertorio del mondo animale, che culmina con un gattone nero un po’ buffo ed un po’ inquietante.
Il ciclo è davvero molto fantasioso, tanto da riuscire a ridare colore al grigio tunnel cittadino sul quale è stato disegnato.
Ragazzina sognante di Alice Pasquini
Superato il sottopassaggio, siamo ormai nel cuore di Testaccio. Ultimerei dunque questo excursus sulla street art capitolina alla Città dell’Altra Economia (anche se un po’ fuori i confini della zona di partenza) con l’opera di una writer di fama internazionale: si tratta di Alicè (Alice Pasquini), con la sua ragazzina sognante al centro del piazzale.
Giusto per affermare:
e chi l’ha detto che la cultura underground è roba da uomini???
Buona Roma
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Bel giro, l’ho fatto oggi ma non ho trovato la ragazzina. Sembra scomparsa.
Complimenti per questo post, veramente simpatico e interessante. Non è facile trovare notizie sugli autori e il significato sulle opere di street art che si trovano in alcuni quartieri di Roma. Oltre all’Ostiense ho trovato molto belle le opere di tali artisti che si trovano a Tor Marancia, non lontano dall’Ostiense. Sono state finanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Roma e alla loro inaugurazione, il 9 marzo scorso, è intervenuto anche il sindaco Ignazio Marino. Anche il Quadraro, San Basilio e Tor Pignattara presentano significativi e gradevoli interventi di questi artisti. Diverso invece, è quanto è successo alla Borgata del Trullo. Qui gli abitanti si sono organizzati in “Pittori anonimi del Trullo”, di notte escono con scale, pennelli e secchi di vernice e dipingono le case, le scalinate del quartiere, i muretti degli aiuole di colori pastello ridando colore, vita e allegria alla borgata.
Complimenti ancora per questo bel post.
Grazie Piero per il tuo commento ed i complimenti molto graditi, mi hai dato lo spunto e la voglia di scrivere dei nuovi articoli sulle altre street art di Roma che mi hai segnalato 😉
A presto,
Giorgio