Roma è da sempre stata una città dai mille volti, e tra questi di certo non mancano anche quelli più oscuri e segreti.
Se vorrai continuare a leggere il mio articolo, sappi che ti introdurrò in un cammino magico alla scoperta della Roma più esoterica, scoprirai luoghi fantastici e tetri che non troverai nelle normali guide turistiche, viaggerai nel tempo e nello spazio siderale per arrivare in angoli nascosti ai comuni turisti ma anche romani, di certo rimarrai sorpreso e meravigliato per quanto starai per leggere e scoprire.
Bene, come in ogni iniziazione che si rispetti, ti accompagnerò inizialmente in luoghi a basso impatto esoterico, per poi “metterti in contato“, scorrendo fino alla fine l’articolo, con i misteri più profondi ed oscuri che avvolgono Roma.
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P.S. Questi luoghi non li troverai in nessun’altra parte del mio blog, e difficilmente saranno riportati nelle classiche guide per turisti.
Sei pronto?
Inziamo!
Acheropita
Iniziamo questo tour magico e misterioso proprio a San Giovanni in Laterano.
Qui infatti, è conservato un oggetto veramente misterioso.
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Per scoprirlo occorre scendere sotto terra, nel cosiddetto Sancta Sanctorum, in cui è custodita una reliquia molto particolare:
un’immagine acheropite, ovvero non fatta da mano umana.
Questa reliquia è sopravvissuta a tutti i vari saccheggi dei barbari, e alle 2 guerre mondiali.
L’origine di questa reliquia è davvero molto lontana nel tempo, basti dire che fu commissionata a uno dei 4 evangelisti!
La parola Acheropita deriva dal greco e significa “non fatto da mano umana”, la leggenda narra che dopo l’ascesa al cielo di Gesù, la Vergine Maria e gli Apostoli chiesero all’evangelista Luca di dipingere il volto del Cristo per poter essere venerato da tutti i fedeli.
Luca accettò subito, ma quando stette per iniziare il suo lavoro, la tela risultava già dipinta, secondo la tradizione, fu dipinta per mano degli angeli.
Quest’icona ancora oggi visibile è ricoperta da una lamina argentea, per favorire il trasporto in processione da parte dei papi che la utilizzavano come un vero e proprio talismano per scongiurare catastrofi e calamità.
Un’altra leggenda vuole che durante il viaggio per salvare l’opera dalla persecuzione iconoclasta in Oriente, il dipinto venne gettato in mare dallo stesso Germano, patriarca di Gerusalemme.
Qualche tempo dopo, nel 726 Gregorio II, fece un sogno rivelatore e si recò la mattina stessa nei pressi dell’Isola Tiberina dove vide giungere il dipinto sacro, l’Acheropita si levò quindi dalle acque del fiume e volò sino ai suoi piedi.
L’Acheropita ha subito diversi restauri nei secoli, ultimo dei quali fu quello di papa Alessandro III (1159 – 1181) che fece sostituire il volto originale.
Ma perché un papa si è permesso di apportare modifiche sostanziali e addirittura celare un opera dipinta “dagli angeli”?
La risposta è avvolta nel mistero più fitto.
Ah dimenticavo.
L’intervento di papa Alessandro III in realtà non fu invasivo, egli infatti fece dipingere un nuovo volto di Gesù su un telo di seta che mise sopra il quadro dell’Acheropita
Cosa ci sarà sotto? 🙂
La Sedia del Diavolo
Fra le diverse dimore sataniche di Roma una delle più note e inquietanti è la cosiddetta Sedia del Diavolo.
Aspetta cosa? :O
Sei giunto nel cuore del quartiere africano, in una piccola piazza a cui è stato cambiato il nome intorno agli anni cinquanta, per ragioni del tutto sconosciute, ma che forse, è facile intuire.
Oggi la piazza si chiama Elio Callistio, ma in passato si chiamava piazza Della Sedia del Diavolo una delle tante curiosità è che la targa con il vecchio nome è tuttora leggibile al di sotto della nuova!
Perché questo nome?
L’inquietante nome era dovuto al fatto che, al centro della piazza si trova un vecchio rudere di una quindicina di metri.
Si tratta di una costruzione romana che ricorda una sedia con dei braccioli, ma ad un occhio più attento assomiglia ad un trono con la spalliera alta e i braccioli altrettanto pronunciati.
Prima dell’urbanizzazione di Roma, la “Sedia del Diavolo” si trovava in aperta campagna e incuteva in tutti i contadini davvero molta paura.
Le leggende narrano che in passato, in quel rudere solitario si svolgessero delle vere e proprie orge e che chi si avvicinava alla sedia, acquistava il dono della profezia e la capacità di curare le malattie.
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Ti riporto una delle tantissime leggende della famosa Sedia, pare che nell’800 un pecoraio di nome Giovanni rincorse una pecora fuggita dal gregge e senza rendersene conto si avvicinò alla Sedia del Diavolo e successivamente scoprì, con sua grandissima sorpresa, di aver acquisito virtù guaritrici. Abbandonò il lavoro di pastore e mise in pratica le sue abilità in maniera diabolicamente remunerativa.
In ogni modo la voce degli straordinari poteri di guarigione di Giovanni si diffuse molto rapidamente e la gente arrivò da ogni dove per essere liberata da ogni male.
Il caso più eclatante fu quello di Assunta da Napoli, affetta da una grave forma di dissenteria che Giovanni riuscì a guarire con una “medicina” preparata con la polvere raschiata dalla Sedia del Diavolo. Questo fu però anche il motivo per cui, sia Giovanni che Assunta furono accusati di stregoneria e dovettero fuggire da Roma scomparendo per sempre.
Ma la vicenda fece proseliti e nel corso dei secoli, molti hanno creduto agli effetti benefici della terapia ottenuta raschiando i mattoni della Sedia del Diavolo.
Oggi il monumento è circondato da una cancellata per evitare che vi dimorino i barboni o che venga raschiata altra polvere dalle sue pareti…
Ti racconto anche un’altra leggenda, la sedia venne posta dal diavolo in quel luogo, al tempo vi era una collina in aperta campagna, poiché si trovava alle spalle della basilica di San Pietro.
Nel corso dei secoli questo posto era frequentato da prostitute e vagabondi che per scaldarsi un po’, si accendevano fuochi all’interno della Sedia, andando ad annerire le pietre. Tutto questo rese la costruzione ancora più inquietante avvalorando così le voci che fosse stata di costruzione diabolica.
Ad ogni modo, gli archeologi ci informano che la Sedia del Diavolo sembrerebbe essere il sepolcro di Elio Callistio, un liberto di Adriano, che grazie al tempo, l’incuria e forse il destino ha trasformato in questa sinistra forma.
Oggi questo monumento resiste diabolicamente accerchiato da palazzi, il che lo fa sembrare forse ancora più inquietante, sebbene oggi la sua forma di sedia risulti per fortuna meno evidente…
Ad aggiungere altre ombre sinistre intorno alla Sedia, gli archeologi hanno scoperto un giacimento preistorico antico oltre 200.000 anni.
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La Tomba Maledetta di Nerone
Si trova sul Colle degli Ortuli. Si tratta della vera tomba dell’imperatore Nerone, un personaggio davvero molto diverso rispetto a come viene dipinto dai libri di storia.
L’imperatore folle, morto suicida, fu lì sepolto dalle sue nutrici, e un noce fu piantato sulla terra che copriva la tomba.
Nelle antiche cronache è vergato che quasi subito un’orda di demoni elesse quel luogo quale raduno abituale…
Più tardi, anche le celebri streghe di Roma decisero di tenere le loro riunioni sotto il noce che, nel frattempo, aveva raggiunto dimensioni assolutamente straordinarie per una pianta della sua specie.
Così secolo dopo secolo questa insolita e inquietante tradizione proseguì, sin quando, quasi mille anni dopo, papa Pasquale II decise che era tempo di intervenire:
doveva mettere fine a quelle riunioni blasfeme.
Ecco che allora nel 1099, a seguito di un sogno in cui gli apparve la Madonna, pensò di disperdere le ceneri del defunto imperatore nel Tevere e di costruire sul luogo che ospitava il sepolcro, una chiesa. Il noce fu abbattuto e dal suolo fu estratta un’urna di porfido, e le ceneri che conteneva furono sparse nel fiume. Sul posto fu poi eretta la chiesa di S. Maria del Popolo, e l’altare maggiore si trova ancora oggi proprio nel punto dove sorgeva il noce diabolico.
P.S. Santa Maria del Popolo non mise fine alle strane apparizioni e agli insoliti eventi che continuano a verificarsi tutt’oggi….
Il Serpente Sacro dell’Isola Tiberina
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Anno 293 a.C. Roma si trova in preda ad una tremenda pestilenza.
Per tentare di trovare una soluzione al problema, Roma inviò un gruppo di saggi in Grecia per chiedere aiuto ad Esculapio, il Dio della Medicina.
All’improvviso un serpente, simbolo del Dio, salì sulla nave romana. Una volta rientrati a Roma, il serpente-dio dalla balzò fuori dalla nave, risalendo il Tevere fino a giungere sull’isola Tiberina.
Naturalmente fu un segno divino.
Sull’isola Tiberina venne quindi fatto costruire un tempio dedicato al Dio Esculapio.
Coincidenza o altro segno divino, fu che poco dopo nel 291 a.C. Roma si salvò miracolosamente dalla pestilenza.
Le 3 Librerie Esoteriche di Roma
Libreria Eterea
Via dei Gracchi, 274
Tel. 06 3217035
Sicuramente la migliore libreria esoterica a Roma, all’Eterea troverai testi esoterici relativi i più svariati argomenti inerenti il mondo dell’occulto, le antiche religioni e molto altro ancora…
Anche l’oggettistica è davvero particolare. Da provare le loro candele.
Libreria Esoterica Aseq
Via S. Eustachio, 5
Tel. 06 6868400
Anche questa libreria risulta ben fornita, e potrai trovarci davvero di tutto. s
Specializzata in tarocchi di ogni tipo.
Davvero in pochi li conoscono (neanche i romani), e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove:
Harmonia Mundi
Anche questa libreria esoterica a Via dei SS. Quattro, puoi trovare libri di qualsiasi argomento, ma anche tarocchi, pietre, incensi e quant’altro.
Organizzano corsi e incontri.
Dove Farsi Leggere le Carte a Roma?
Se hai la curiosità di conoscere il tuo futuro nei tarocchi, oppure anche se non ci credi, vuoi solo trascorrere qualche minuto in modo originale a Roma,
perché non farsi leggere la mano da un cartomante della Capitale?
Se però non sai dove andare per leggere la mano a Roma, posso darti qualche “dritta”.
Prima dell’ingresso nella Galleria Alberto Sordi, oppure poco fuori della stessa, solitamente si trovano dei cartomanti con il loro tavolino pronto insieme ai loro immancabili compagni di vita: i tarocchi!
Anche all’uscita della metro di Spagna, nella stradina che porta a Piazza di Spagna, troverai fissi 2-3 cartomanti.
Negozi di Magia e Fantasy a Roma
Storia e Magia
Via Ottaviano 32
Telefono:06 3974 5528
http://www.storiaemagia.com/
Medieval Fantasy
http://www.medievalfantasy.it/
Indirizzo: Via delle Betulle, 21, 00171 Roma
Telefono:06 259 8168
La Bottega delle Streghe
http://www.labottegadellestreghe.it/
in via palermo 9 Ciampino
Uno dei pochi posti stravaganti rimasti nel settore.
I Fantasmi di Roma
Sebbene Roma sia invasa ormai ad ogni ora del giorno e della notte da: macchine, motorini e turisti, vi sono momenti in cui il silenzio vince sul rumore quotidiano. In quei momenti, le presenze misteriose prendono il sopravvento sulla città:
stiamo parlando dei fantasmi di Roma!
Le presenze più esoteriche della Capitale.
Ma la curiosità più grande è data da fatto che sono tutte presenze femminili!
Essendo a Roma, i suoi fantasmi sono tutti personaggi storici legati indissolubilmente al tessuto storico e soprattutto delle tradizioni popolari della città.
Il fantasma di Beatrice Cenci (1577-99)
Iniziamo il tour dei fantasmi di Roma con il più famoso fantasma della Capitale, la giovane dama, appartenuta a una delle più potenti famiglie rinascimentali: Beatrice Cenci (1577-99).
La tradizione romana ci tramanda che la donna compaia nella notte fra il 10 e l’11 settembre di ogni anno, lungo il ponte degli Angeli che porta a Castel Sant’Angelo.
Il fantasma della “Pimpaccia”
Passiamo alla seconda “presenza” che ha iniziato ad infestare le notti di Roma nel lontano 1657, sto parlando del famoso fantasma romano di Donna Olimpia, conosciuto con il soprannome della Pimpaccia.
Il fantasma apparirebbe a Roma nel cuore della notte all’interno di una carrozza nera, manifestandosi all’improvviso lungo Ponte Sisto, mentre corre all’impazzata in direzione di Trastevere.
Il Fantasma di Costanza Conti De Cupis (XVII secolo)
Al terzo posto della classifica dei fantasmi di Roma, troviamo Costanza de Cupis, una giovane donna molto avvenente, la cui presenza infesta ancora oggi un palazzo situato su Piazza Navona, a destra della Chiesa di Sant’Agnese in Agone.
La donna era particolarmente ammirata per la bellezza indiscussa delle sue mani, tanto che un’artista le chiese di poterne eseguire un calco, che mise orgogliosamente in bella mostra nella bottega dove lavorava.
Un giorno entrò nella bottega uno straniero, secondo altre versioni un frate, il quale dopo averle, proferì la tremenda profezia:
la donna a cui appartenevano avrebbe molto presto perduto le sue bellissime mani.
Costanza fu informata dell’oscuro presagio che la scosse e impaurì a tal punto che ordinò la distruzione del calco. Da quel giorno, si dice, non volle più mettere piede fuori casa, per la paura di poter subire qualche incidente.
Costanza passava il suo tempo cucendo fra le mura della sua casa.
Fu così che si punse con un ago, la piccola ferita generò un’infezione che allargò al braccio:
non si poté far nulla, se non amputarle tutto il braccio…
Purtroppo neanche il drastico provvedimento fu sufficiente a salvarle la vita; l’infezione infatti, si era estesa a tutto il suo bellissimo corpo, e dopo qualche giorno la donna morì a causa della setticemia.
Da allora si tramanda che quando la luna piena illumina le finestre del suo palazzo, la luce riflessa dai vetri sveli una mano, visibile dalla piazza sottostante.
A Roma esistono anche altri posti in cui si dice ospitino oscure presenze non per forza famose come le prime.
Basta che ti rechi al di là di Porta Flaminia o Porta del Popolo, qui infatti, venivano in passato sepolte le prostitute, gli atei e tutti i condannati a morte che avevano rifiutato di pentirsi su patibolo.
All’epoca esisteva infatti un divieto di seppellire tutti costoro in terra consacrata.
I Fantasmi del Muro Torto
Tutta l’area esterna alla Porta Flaminia, per intenderci la via del Muro Torto, era considerata un vero e proprio “cimitero maledetto”, durante il medioevo quest’area si diceva che fosse infestata dal fantasma di Nerone, considerato nel folklore romano come il più malvagio tra gli imperatori romani.
Per contrastare le incursioni del fantasma di Nerone e tentare di allontanarlo, fu eretta nel 1099 l’attuale chiesa di Santa Maria del Popolo.
Lo stratagemma funzionò?
Pare di sì, da allora la maligna presenza del fantasma di Nerone non venne mai più avvistata.
Se entrerai all’interno di questa chiesa, scoprirai che le decorazioni delle sue cappelle furono realizzate con un grandissimo numero di scheletri, teschi, un posto carico di mistero che ancora oggi affascina i più curiosi!
Il Palazzo infestato in via del Governo Vecchio 57
Nel 1861, in un palazzo in via del Governo Vecchio 57 (vicinissimo a piazza Navona anche lui!) avvennero degli strani fenomeni che oggi sarebbero classificati come Poltergeist: ovvero spostamenti di oggetti, rumori, cose che volano scontrandosi con altri oggetti o pareti.
La famiglia Tromba che al tempo assistette a questi fenomeni, decise presto di abbandonare la casa infestata, ci furono anche testimoni autorevoli delle apparizioni come poliziotti e altre persone del palazzo stesso.
Il fantasma del Conte di Cagliostro
In vicolo delle Grotte, dietro piazza Farnese, si racconta che si manifesterebbe il fantasma di Giuseppe Balsamo, conosciuto come Conte di Cagliostro: era un famoso esoterista, alchimista e massone del XVIII secolo, ma anche guaritore, falsario e truffatore.
Può bastare? 🙂
Proprio in questo vicolo Cagliostro, frequentando una nota casa chiusa, conobbe la futura moglie Lorenza Feliciani, all’epoca diciassettenne.
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Nelle notti di luna si dice che Cagliostro torni in vicolo delle Grotte, chiamando il nome della dissoluta Lorenza.
Altre tracce misteriose, quali impronte di mani, segni a forma di croce, ecc. lasciati dagli spiriti di personaggi in odore di santità su abiti, breviari, banconote, per lo più risalenti ai secoli XVIII-XIX, sono stati raccolti nella più piccola e bizzarra collezione del mondo, chiamata Museo delle Anime del Purgatorio, ospitata in un’unica sala presso la chiesa del Sacro Cuore del Suffragio.
Non perdere la lettura del mio articolo sui posti più inquietanti di Roma dove ti parlerò nel dettaglio di questo Museo insolito.
Che ne dici di scrivermi qui sotto nei commenti il mistero che più ti ha colpito?
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Buona sera, non so se questo è il sito giusto per questa precisazione.
A proposito del dipinto Acheropita vorrei far notare che non si trova sottoterra, ma nel Sancta Santorum, la cappella privata dei papi al palazzo del Laterano, ora isolata e inserita nell’edificio che ospita la Scala Santa, a un’altezza di due piani di edificio fuori terra.
Se sono stato troppo pedante, chiedo scusa. Antonio Venzi