Che sia bassa e scrocchiarella o alta con il cornicione gonfio, la pizza piace sempre e in tutte le salse!
Certo è che la tradizione romana predilige la prima tipologia o la più antica pinsa, tanto che, sfogliando la nuova guida “Pizzerie d’Italia del Gambero Rosso 2020“, ci si accorge subito dell’assenza del Lazio fra le pizzerie napoletane premiate con i Tre Spicchi.
Ci pensiamo dunque noi di “CosaFareaRoma” ad indicarvi le migliori pizzerie napoletane di Roma, tenendo in considerazione requisiti quali l’attenzione alle materie prime, i tempi di lievitazione, ma anche l’atmosfera…
perché chi cerca Napoli a Roma non vuole solo “‘a panza chiena” ma soprattutto “lo riso ‘ncuorpo“.
Questa che segue non è una classifica, ma semplicemente la mia personale lista delle pizzerie napoletane da non perdere a Roma.
Iniziamo!
SFORNO
Una pizzeria napoletana doc nel quartiere Tuscolano, a due passi dalla Togliatti.
Il locale in se è molto semplice, e solitamente molto rumoroso in quanto sempre pieno, ma segno quindi della bontà delle sue pizze.
Qui sono certamente da provare i suoi fritti, buonissimo il supplì con una super panatura.
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Le pizze sono napoletane, e il loro impasto risulta davvero soffice segno di un’ottima lievitazione oltre che dell’uso di ingrediente di assoluta qualità.
Vi consigliamo la margherita con bufala e quella con gorgonzola , patate e timo, una vera bontà!
La Gatta Mangiona
Storica pizzeria napoletana nel cuore del quartiere Monteverde a Roma.
Qui è d’obbligo la prenotazione nei weekend.
Il locale è molto carino e informale, ma nelle giornate in cui è affollato il rumore è ovviamente elevato.
Veniamo agli antipasti, da non perdere i loro fritti, le bruschette, le scamorze e i loro meravigliosi sformatini.
L’impasto della pizza è a lenta lievitazione, e il punto di forza della loro pizza è che risulta altamente digeribile, infatti qualsiasi pizza mangerete non vi sentirete dopo “appesantiti”, anzi non appena l’avrete finita di mangiare sarete tentati da ordinarne addirittura una seconda!
Il loro menu presenta una vastissima scelta di pizze, sia tradizionali che più innovative, e forse proprio loro sono stati i primi in città ad introdurre la pizza napoletana gurmet. Gli ingredienti sono ovviamente tutti selezionati e di qualità.
Per finire, i loro dolci sono una delizia, vi consigliamo la panna cotta ed i loro tartufi.
I tour gastronomici più venduti
MEID IN NEPOLS
Poco distante da Termini, vi è questa pizzeria che vanta una location dall’atmosfera moderna e accattivante.
All’ottima pizza Napoletana DOC, fa d’accompagnamento una strepitosa frittura: si va dalle classiche crocchè alle sfiziose frittatine di maccheroni.
MANGIANAPOLI
In zona Tuscolana, Mangianapoli si distingue per la sua sala vivace e colorata, con dipinti e ricostruzioni di Napoli alle pareti, talmente suggestivi da riuscire ad azzerare la distanza fra la città di Pulcinella e la Capitale.
Molte sono le proposte innovative:
Non perdere anche:
- ad esempio, la Pizza Farfalla, che deve il nome alla sua forma e che presenta due bordini con ripieno differente (ricotta, prosciutto, fior di latte/salsiccia&friarelli, grana & basilico);
- o ancora la Pizza Zizzelle, vincitrice del premio “Pizza Nastro 2014“, dalla simpatica forma ottagonale, condita con bufala, pomodoro, pachino & basilico, in più con ripieni alternati ad ogni angolo.
NAPUL’E’ RISTORANTE PIZZERIA TEATRO
In questo locale elegante in zona Ottaviano, ai sapori e ai profumi della tradizione fa da contrappunto un accompagnamento di musica dal vivo, non solo napoletana ma anche etnica, jazz e pop.
Il re del forno a legna è Daniele Mignano, un tempo scugnizzo oggi affermato “Pizzaiuolo”.
L’impasto, ottenuto con lievito madre, viene fatto lievitare ben 72 h così da garantirne l’assoluta digeribilità.
Alle pizze classiche, si accompagnano: le “Speciali”, fra le quali consigliamo la “Marinara di Daniele”, con pomodorini del Piennolo gialli e rossi, capperi, olive nere di Gaeta, Aglio, Origano & Colatura di Alici; e le “Pizze Multicereali”, realizzate con un impasto che miscela oltre 20 tipologie di farine, fiocchi & semi.
Insomma, la Tradizione incontra l’Innovazione!
Lievito Madre Roma – Pizzeria Gino Sorbillo
Ed ecco l’ultimo Pizzaiolo “Superstar” di Napoli, approdato alla Capitale da qualche mese.
Il locale si trova in pieno centro, in Piazza Augusto Imperatore, e si presenta interamente rivestito di maioliche bianche e blu, che ricordano il mare.
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Le pizze strizzano l’occhio anche ad altre regioni: e così troviamo la “Calabrese” con la ‘Nduja e la “Genovese”, con il pesto DOP.
In più, fra le fuori menu, la “Pizza Barbie” dedicata alla figlia, con condimento niente di meno che rosa: si tratta di uno speciale connubio fra pomodoro, mozzarella e ricotta.
Essendo la più “giovane”, pecca ancora di organizzazione: impossibilità di prenotare, attese molto lunghe sia per entrare che per mangiare.
Ma siamo certi che col tempo saprà attestarsi sugli standard che contraddistinguono la sede in Via dei Tribunali.
Davvero in pochi li conoscono (neanche i romani), e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove:
PUMMARE’
L’obiettivo di PummaRe’, una pizzeria in zona Prati, sopra l’entrata del Mercato Trionfale, è stato chiaro fin da subito: imporsi fra le migliori pizzerie napoletane di Roma grazie alla scelta accurata delle materie prime, come il pomodoro San Marzano, il fior di latte di Agerola e le Alici di Cetara, tutti ingredienti che rendono la pizza unica e inconfondibile.
A metà fra tradizione e innovazione, accosta alle pizze classiche la selezione “Gourmet”, fra cui primeggiano la Biancanoce del Monaco, con fontina d’alpeggio e scaglie di provolone, e la Battuta di Lardo, con Lardo di Colonnata e fiori di zucca Avellinesi.
Oltre ad una sala interna, gode di una terrazza esterna che, in quanto rialzata, è una vera e propria oasi di tranquillità nel cuore della Capitale.
L’ANTICA PIZZERIA DA MICHELE
Storica pizzeria napoletana, ha aperto da poco i battenti a Roma, ricavandosi uno spazio all’interno del museo dei bambini Explora.
Per chi conosce l’originale sembrerà quasi un tradimento:
niente tavolacci di marmo, personale “meno rustico” e prezzi decisamente più alti!
Ma la pizza è realizzata con prodotti di eccellenza, primo fra tutti il Fior di Latte di Agerola.
Si è mantenuta la ristrettezza del menù: alla margherita (anche con doppia-mozzarella) e alla Marinara, si aggiungono giusto una Napoletana ed un Calzone.
Questo perché la pizza tradizionale è una, e senza aggiunta di “Papocchie”!!!
Pizzeria IQuintili
Siamo in zona Tor Bella Monaca e, visto da fuori, il locale non si presenta come molto accogliente: troppo bianco, tavoli troppo ravvicinati, arredamento minimale.
La differenza la fanno i piatti!
Anzitutto, per l’appunto la pizza.
Eh sì, perché Marco Quintili, che ad un forno è arrivato ad approcciarsi da quando aveva 13 anni, della pizza ha saputo studiare al meglio i processi di lievitazione, rendendo la stessa perfettamente digeribile.
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Si aggiunge l’alta idratazione, l’irresistibile fragranza, come anche l’estro negli abbinamenti del condimento: si pensi, ad esempio, alla Crocchettina, con ripieno di ricotta al bordo e al centro Mortadella, fior di latte, crema di pistacchio e bocconcini di crocchetta di patate.
Le Gourmet – Salvatore di Matteo
Secondo a giungere a Roma fra i Napoletani “storici”, con la sua prima sede in Via dei Tribunali, è Salvatore Di Matteo, che ha saputo raccogliere al meglio l’eredità del padre Nicola (ma in realtà di quattro generazioni di pizzaioli), tanto da essere pluripremiato per la qualità della sua pizza.
Nella Capitale ha rilevato gli enormi spazi dello “Splendor Parthenopes” (ben 800 mq suddivisi su tre livelli), a due passi da Piazza Cavour, così da realizzare una pizzeria di ca. 250 coperti.
Il locale è sempre pieno, ma non perde la sua atmosfera elegante, impreziosita dalle piastrelle di Vietri alle pareti.
La pizza, davvero enorme, gioca su materie prime di qualità, cosicché alle tradizionali si accostano, per l’appunto, le cosiddette “Gourmet”: fra di esse, consigliamo la Pizza Faccia Gialla, ovvero margherita con mozzarella di bufala, pomodoro giallo del Vesuvio ed una spolverata di limone di Sorrento.
In più, vi sono anche le “Special Edition”, come ad esempio la Pizza Fritta con Provola, Provolone e Pomodori del Piennolo che si aggiudicò il Primo Posto al World Cup 2013.
Il servizio a volte un po’ “azzeccato” per stimolare simpatia, salvo defilarsi all’aumento del tempo d’attesa (sconsigliamo il sabato sera, vista l’affluenza).
Di contorno, oltre ai fritti, lasciatevi deliziare dal celebre Puparuolo Mbuttunato, un peperone farcito con maialino nero casertano e fonduta di bufala.
SEU PIZZA ILLUMINATI
La pizza di Pier Daniele Seu la conobbi al Mercato Centrale di Stazione Termini e fu una vera e propria illuminazione.
Non stupisce dunque il nome scelto per il suo locale di Trastevere, in quanto Seu è davvero un pizzaiolo “illuminato”.
Tanto da essere riuscito, da non napoletano, a creare la più straordinaria pizza napoletana esistente sul territorio romano.
Il merito va sicuramente anche al suo mentore Gabriele Bonci, che a Roma è un’istituzione.
Cornicione altissimo, ampia alveolatura, dimensioni contenute e accostamenti arditi fanno della sua pizza un unicum.
Le pizze sono divise in tre sezioni:
- “Le Certezze”, dalla Margherita alla Napoli;
- le “Old School”, dalla Diavola alla Capricciosa;
- quindi, la sezione “Seu”, con le più innovative dalla “Cacio e Pere” alla “Indiviata”.
D’accompagnamento, non mancate per nessuna ragione la melanzana alla parmigiana fritta!
Il locale di design potrebbe apparire un po’ asettico, ma dà possibilità di sedere non solo ai tavoli, ma anche al bancone fronte forno o fronte spine (rigorosamente di birra artigianale).
Non perdere anche:
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Grazie per aver letto tutto il mio articolo, ora tocca a te, quali pizzerie napoletane ti sono piaciute di più a Roma???
Scrivimelo qui sotto nei commenti 😉
Non mi resta che augurarti buon appetito!
© Riproduzione riservata
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pizzeria da Antonio via Mario Lizzani zona Torrespaccata…non si batte
provatela!!
Mi dispiace che degli amanti della pizza hanno dimenticato la vera pizza napoletana numero uno a Roma quelle Di Angelo Pezzella Sull’Appia.
Non ce n’è per nessuno !!!!!
Fra le pizzerie indicate ho provato i Quintili, ottima davvero, e Sorbillo, malgrado il nome una vera delusione molto cara con pizza scadente. Da evitare.
La miglior pizza da Napoletano è quella di Porzio al momento, mettere tra le migliori quella di Sorbillo non può che essere una sconfitta inflitta a questa grande pietanza
Cominciare un post sulla pizza citando quella scrocchiarella fa già capire che si parla di altro ma non di pizza…se poi non sei di Napoli che ne vuoi capire???
Ciao Giovanni, grazie per il tuo commento, probabilmente ti sarai fermato a leggere solamente la prima riga dell’articolo…ti invito quindi a continuare a leggerlo tutto anche perché abbiamo aggiornato la nostra classifica 😉
sono nnapoletano e in verita la miglior pizza lo trovata solo da ale e ciro magliana
Pizzeria I quintili in via San Biagio platani-Tor bella monaca
sono abbastanza d’accordo con quasi tutto,ma la pizza di Michele per il momento si stacca nettamente da tutte perchè è esattamente la trade union tra la pizza napoletana di napoli e le migliori pizzerie napoletane di Roma. E’ veramente quanto di più vicino ad una vera pizza napoletana!
O’sol’e napule via olevano romano roma
In Via Eurialo ce ne sono tre, tutte eccellenti messe in ordine secondo il mio gusto:
1 la caletta al civico 92
2 spaccanapoli al civico 10
3. Sapori di principe al civico 83
Salve! Avete provato la pizza da Ciopa blu, via Giunio Antonio Resti all’Ardeatino? Eccezionale!
si ma ce’ di meglio stefano