Stai cercando un ristorante dove mangiare la migliore amatriciana a Roma?
Oltre a mangiarla nelle case dei romani doc, è possibile assaggiarla anche in alcuni selezionatissimi posti della Capitale.
Qui ho voluto riportare quelli che per me sono i migliori ristoranti,osterie e trattorie dove poter gustare tutta la bontà della migliore amatriciana.
Prima di partire, ti consiglio vivamente di leggere anche il mio articolo sulle 30 trattorie in assoluto migliori di Roma in cui si mangia ancora la vera cucina romana di una volta, e per finire quest’altro articolo in cui scoprirai tutti i piatti tipici romani.
Origini dell’Amatriciana
Il piatto originale si chiama amatriciana e non matriciana, come tanti la chiamano ancora. Secondo molti avrebbe origine da Amatrice, una cittadina abbruzzese che fu donata da Mussolini al Lazio. Alcuni sostengono che il piatto abbia un’origine più romana, poiché deriverebbe dalla “gricia” con l’aggiunta del pomodoro che arrivò molto dopo, con la scoperta delle americhe.
La prima ricetta della amatriciana con sugo di pomidoro, si trova nell’Apicio Moderno, opera del 1790 scritta da Francesco Leonardi, cuoco anche di Caterina II di Russia.
È quindi dal territorio abruzzese che si diffonde la ricetta, attraverso le strade battute dai pastori e soprattutto per le immigrazioni verso la città di Roma, la quale renderà suo questo piatto storpiandone il nome in «matriciana» e inserendo anche la cipolla soffritta.
Ad avvalorare la tesi di origine abruzzese è possibile citare l’Illustrazione Italiana, il settimanale creato da Emilio Treves nel lontano 1873, che in un numero del 1937, attribuiva l’origine dei sapori al famoso borgo di Amatrice. Ed in un’intervista ad un pastore di Amatrice, ne veniva illustrata la ricetta perfettamente identica alla ricetta classica della amatriciana, con l’unica differenza di impiegare lo strutto al posto dell’olio per soffriggere il guanciale.
Ok, iniziamo subito con la super classifica delle 10 migliori amatriciane di Roma!
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10. OSTERIA LA GENSOLA
Il nome deriva dalle “giuggiole” che ornavano la colorita piazza di Trastevere, oggi scomparse.
L’osteria, nella sua versione storica, fu anche immortalata dal pittore Blunk, in un quadro oggi conservato a Copenaghen.
La ricetta dell’Amatriciana viene qui modificata, in quanto si soffrigge con cipolla non il guanciale, bensì la parte della spalla del Patanegra spagnolo.
La pasta scelta sono i Rigatoni.
9. DOMENICO DAL 1968
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Gestito dalla famiglia Compagnucci, originaria proprio di Amatrice, il locale si trova al quartiere Appio Latino, e vale la pena una visita per la sua cucina tradizionale romana.
Il menu è recitato a voce, e ovviamente include la nostra Amatriciana con Spaghettone “pomodoroso”.
Provare per credere…
8. Armando al Pantheon
Per molti questa è considerata una delle migliore trattoria al Centro di Roma, anche se ne esistono certamente di migliori nella Capitale, qui va premiato il fatto che il locale è rimasto in qualche modo fedele con la tradizione romana, senza cedere alla facile tentazione di trasformarsi in un posto turistico.
Qui la famiglia Gargioli dal 1961 (siamo alla seconda e terza generazione, capitanata da Claudio) propone una cucina strettamente legata alla tradizione romana ed al territorio.
Il piatto forte del locale, per me sono stati i bucatini all’amatriciana con guanciale, pecorino romano, pomodoro ed un pizzico di pepe.
7. RENATO E LUISA
In questa taverna informale, il Re della cucina “a vista” è sicuramente Renato, cuoco autodidatta, figlio di un macellaio del mercato del quartiere, che lo ha incoraggiato ad intraprendere questa carriera.
Davvero in pochi li conoscono (neanche i romani), e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove:
Perfetta per il dopo teatro, dato che si trova proprio dietro Largo Argentina, qui l’Amatriciana … perde la A, divenendo semplicemente Matriciana.
I Bucatini sono talvolta sostituiti dai Frascarelli, invariato rimane invece il suo tocco piacevolmente piccante.
6. OSTERIA FERNANDA
Questa osteria di Porta Portese è caratterizzata da una Cucina d’Autore: ne è artefice il giovane chef Davide Del Duca, discepolo di Angelo Troiani.
Il nido di bucatini è ben tenuto da un condimento cremoso e il guanciale, sfumato con una goccia di aceto balsamico, è tagliato a listarelle sottili. A coronamento di tutto, una pioggia di pecorino poco stagionato.
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5. SORA LELLA
Storica trattoria sull’Isola Tiberina, inizialmente gestita dalla Sora Lella in persona, ovvero la sorella di Aldo Fabrizi. A continuarne la tradizione culinaria sono oggi il figlio e il nipote, che hanno mantenuto intatta la “romanità” sia nel servizio che nei piatti.
L’amatriciana è servita rigorosamente senza cipolla nella salsa, con il pelato “franto” a mano.
Più classica la versione col rigatone, ma è possibile assaggiarla anche in accompagnamento a degli gnocchi fatti in casa.
4. Checchino dal 1887
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Situato nel cuore di Testaccio, questo ristorante profuma di antico: si trova infatti sotto il Monte dei Cocci, e dunqque la sua cantina è letteralmente costituita da frammenti di anfore romane lungo tutte le mura perimetrali: vale dunque la pena richiedere una visita ai gentilissimi fratelli Mariani, proprietari dell’attività nonché figli della mitica “Ninetta”. Il tutto, naturalmente, dopo aver assaggiato i loro Bucatini all’amatriciana, rigorosamente fedeli alla ricetta tradizionale!
3. CONVIVIO TROIANI
Angelo e Massimo Troiani sono due “marchigiani a Roma“. Qui hanno saputo trasformare la cucina tipica, con il loro tocco innovativo. Il loro è un ristorante bio da 1 Stella Michelin, dunque mangiar bene e mangiar sano vanno di pari passo…
La tipologia di pomodoro per la salsa è selezionata a seconda della stagione: il Cuore di Bue, il San Marzano o il Casalino. Per saltare il guanciale viene utilizzata sia la cipolla che la pancetta, il tutto sfumato con aceto balsamico. Infine Vermicelli di Gragnano e pecorino romano…
2. L’ARCANGELO
“La mia è la cucina della memoria. Sui sapori dei miei ricordi di bambino elaboro la carta del mio ristorante e dedico continuamente piatti a quello che ho vissuto”.
Quale piatto più dell’amatriciana, dunque, si sposa con la filosofia di Arcangelo Dandini, originario dei Castelli, appartenente alla quarta generazione di una grande stirpe di ristoratori romani…
Il tipo di pasta prescelto è lo spaghettone, mentre la salsa è con pomodori del piennolo; il pecorino, infine, è di Rocca Priora.
1. Trattoria la VECCHIA ROMA dal 1916
Ci troviamo all’Esquilino, in una trattoria dalla storia centenaria. Qui, vengono serviti Bucatini flambé, la cui amalgamatura viene effettuata direttamente all’interno della forma di pecorino.
Non perdere anche:
Il guanciale è quello di Erzinio, in Via del Plebiscito.
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Ora tocca a te, scrivimi nei commenti il posto dove hai assaggiato la migliore amatriciana 😉
Buona Roma all’amatriciana!
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nella lotta per la migliore amatriciana inserisco anche il mio Cannavota piazza S.Giovanni 20
Agata e Romeo purtroppo ha chiuso
Da Enzo al 29 a Trastevere in via Dei Vascellari. Assolutamente da provare la gricia, la panzanella ed i dolci!
al Vecchio Velodromo via Genzano , trattoria a gestione familiare , si mangia una ottima amatriciana e molti altri piatti tipici romani. veramente da provare
Carlone a Trastevere e anche cesare al casaletto
Trattoria “Fusco”, Via Statilia, 14-Esquilino. Scoperta per caso, questa informale e accogliente trattoria a gestione familiare (la moglie cucina e il marito Fusco serve ai tavoli), offre solo piatti tipici romani genuini e veramente di alta qualitá, tra cui l’amatriciana (ottima!). Da provare!
Grazie Isabella per il suggerimento, lo proveremo 😉
A presto,
Giorgio