Che Roma non sia una città macabra a livello di altre Europee, come Londra & Praga in cui sono organizzati specifici tour sull’argomento, è cosa risaputa.
Ma questo non significa che anche la Capitale non sappia mostrare un “profilo perturbante“, laddove si abbandonino le convenzionali vie del turismo. Si tratta di musei, cripte e negozi singolari che sicuramente affascineranno gli amanti del genere.
Sei pronto?
Sta per partire il nostro itinerario alla scoperta della Roma più misteriosa ed esoterica.
10. GALERIA ANTICA
Prima della disamina dei luoghi “entro le mura“, voglio presentarti una cittadina che sicuramente attirerà il tuo interesse, ideale per una gita fuori porta: si tratta di Galeria Antica, ad appena 20 km dalla Capitale. Era una città fortificata, di fondazione etrusca, aggrappata ad uno sperone tufaceo a strampiombo sul fiume Arrone.
Oggi rimangono solo ruderi abbandonati ed un alone di fitto mistero. Pare infatti che, a partire dal XVIII sec., la città cominciò a svuotarsi a causa di un susseguirsi di morti inspiegabili: forse si trattò di un’epidemia di malaria, ma risulta impossibile definirlo con certezza. Ancor più difficile è capire le motivazioni per cui, appena un secolo più tardi, gli abitanti “superstiti” decisero di fuggirne in fretta e furia, lasciando dietro di loro addirittura i beni di prima necessità nonché altri cadaveri, disposti su carretti, che avrebbero dovuto essere seppelliti fuori città. E da allora, a Galeria Antica, non volle più vivere nessuno…
Oggi è luogo ideale per riprese cinematografiche, per via della pittoresca desolazione delle sue strade.
Un’antica leggenda narra di un fantasma menestrello di nome “Senz’affanni” morto circa 300 anni fa e che torna in sella ad un cavallo bianco ogni anno tra le mura di Galeria, cantando e suonando per la sua donna. Molte persone affermano di aver sentito anche rumore di zoccoli e lamenti, in particolare durante l’inverno.
Galeria Antica nel 1999 venne dichiarata Monumento Naturale, ma purtroppo rimane preda di vandali e ignote sette che nella notte la usano per i loro riti…
Non vi sembra un degno inizio per questo tour all’insegna dell’inquietudine??? 😀
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9. IL GRUPPO SCULTOREO RAFFIGURANTE UN LEONE CHE SBRANA UN CAVALLO (MUSEI CAPITOLINI)
In questo caso, a generare angoscia è il ricordo del passato: pare infatti che, durante il periodo medievale, proprio davanti a questa scultura venissero pronunciate ed affisse le sentenze di morte, da eseguire poi sul vicino Monte Caprino.
Sempre di fronte a questa venivano inoltre esposti alla cittadinanza malfattori e artefici di reati minori condannati alla pubblica gogna. E quel leone pare giustamente rappresentativo delle efferatezze poc’anzi descritte.
Non sembra anche a te?
8. LA RUOTA DEGLI ESPOSTI DELL’OSPEDALE DI SS. SPIRITO
Ci troviamo di fronte all’Ospedale di S. Spirito, alla sinistra dell’ingresso al porticato esterno. Nascosta dietro ad una grata, è possibile scorgere una bussola girevole di forma cilindrica.
Cosa ci sarà mai di tanto angosciante in una simile struttura?
Anche in questo caso, è necessario tramandare un’usanza medievale per capirlo appieno. Infatti, all’interno di quella casupola venivano deposti in anonimato neonati indesiderati, illegittimi o che comunque non si era in grado di poter mantenere. Era un modo per non renderli “figli di nessuno” bensì “figli della Chiesa“.
Ma che pena pensarli lì a piangere e a lamentarsi fintanto che la ruota non veniva girata…
7. IL MUSEO LABORATORIO DELLA MENTE
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È questa un’istituzione recente della città, in quanto è stata inaugurata soltanto nel 2000. Suo obiettivo è quello di ripercorrere la storia dell’ex “Hospitale de’ poveri forestieri e pazzi dell’Alma Città di Roma”, oggi conosciuto come Ospedale Santa Maria della Pietà.
Il museo restituisce, nelle sue sette aree, le caratteristiche peculiari del manicomio nel corso dei suoi 500 anni di attività, dalla vita che si teneva all’interno di esso fino alle metodologie cliniche che qui venivano adottate.
L’impatto è forte, grazie anche alle modalità con cui lo spazio è stato organizzato: ad esempio, all’ingresso si è accolti da un’infinità di sguardi dei malati, che trovano raffigurazione su un pannello; o ancora, si erge per buona parte del percorso di visita un muro trasparente da attraversare da una parte e dall’altra, come a voler significare un passaggio tra dentro e fuori dell’universo del disagio mentale.
Interessante, infine, la Camera di Ames, “distorta ad hoc” così da far comprendere il paradosso percettivo esistente nelle menti del “folle“.
6. LA CLINICA DELLE BAMBOLE
Si tratta di un negozietto singolare a pochi passi da Piazza del Popolo.
Dalla vetrina che porta evidenti i segni del tempo, si scorgono al suo interno teste rotte di bambole l’una sull’altra, frammenti di braccia e di gambe delle stesse, nonché un’infinità di occhi di vetro. Questo è infatti un laboratorio di riparazione che, fra le evidenti difficoltà dall’epoca moderna, porta comunque avanti la sua attività da ben 60 anni.
Non perdere una visita al suo interno per nulla al mondo!!!
5. IL MUSEO DELLE ANIME DEL PURGATORIO
Si trova sul Lungotevere Prati, all’interno della Chiesa del Sacro Cuore del Suffraggio, anche detta “il Piccolo Duomo di Milano” in quanto unico esempio di gotico fiammeggiante a Roma.
Davvero in pochi li conoscono (neanche i romani), e molto difficilmente li riuscirai a trovare altrove:
La sua istituzione è legata all’attività di Padre Jouët, responsabile della raccolta di gran parte dei cimeli ivi conservati.
Le origine di questo insolito ed inquietante museo sono da ricercare in un episodio disastroso: a fine Ottocento, infatti, vi scoppiò un terribile incendio. Quando si riuscì ad estinguere lo stesso, pare che sulla parete dietro l’altare fosse rimasto impresso un volto, che si volle ricondurre ad un’anima del Purgatorio. Di lì, Padre Jouët si decise ad accumulare tutte quelle testimonianze che potessero comprovare un qualsiasi contatto fra il mondo dei vivi ed il mondo dei morti: si tratta di tavolette, abiti, libri, tutti con il medesimo significato.
Ad esempio, vi è un testo di devozione in cui è impressa l’impronta di tre dita; o una fotografia che mostra una camicia con un’impronta del tutto simile lasciata da una madre defunta sull’abito del figlio durante una sua apparizione.
Davvero un luogo denso di misteri!
4. IL CIMITERO IPOGEO DELLA CHIESA DI SANTA MARIA DELL’ORAZIONE E MORTE
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Santa Maria dell’Orazione e Morte si trova su Via Giulia, in corrispondenza dell’Arco Farnese.
A creare un’atmosfera angosciante per il visitatore è già la presenza di una targa, sulla facciata, raffigurante uno scheletro che apostrofa: “Hodie mihi, cras tibi“, vale a dire “Oggi a me, domani a te”.
Varcato l’ingresso, la chiesa è pregna di simboli di morte, ma ad essere maggiormente disturbante è, per l’appunto, la cripta sottostante in cui, dalla metà del Cinquecento fino a tutto l’Ottocento, trovarono riposo più di 8 mila corpi.
Le ossa dei defunti si trovano ovunque.
Inoltre, sulle fronti dei teschi un’incisione ricorda il nome del morto, la data e, in alcuni casi, il motivo del decesso ed il luogo di ritrovamento.
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3. IL MUSEO STORICO NAZIONALE DELL’ARTE SANITARIA
Trova collocazione nel Pio Istituto di Santo Spirito in seguito alla Prima Guerra Mondiale, perché accogliesse tutto il materiale medico raccolto per l’Esposizione Universale del 1911.
Ad oggi, non esiste altro museo italiano in cui si custodisca un numero così cospicuo di cimeli di arte sanitaria!
Si va da pezzi di anatomia patologica a teste mummificate, da arti affetti da sifilide a feti deformati, il tutto mantenuto intatto grazie a sofisticate tecniche di conservazione.
Inoltre, nella Sala Carbonelli, si può apprezzare anche un’agghiacciante collezione di trapani, bisturi, seghe per amputazioni, nonché una mano di bambina metallizzata…
Quello che si dice un posto confortevole!
2. IL MUSEO DI DARIO ARGENTO
Si tratta in realtà di un Museo-Negozio sito in Via dei Gracchi, il cui nome è “Profondo Rosso“, in ricordo del film più celebre del proprietario dello stesso, ovvero Dario Argento in persona. E proprio rossa scarlatta è la porta che permette l’accesso a questo luogo davvero spaventoso.
Qui, all’altezza del piano stradale, si vendono pupazzi, maschere e giocattoli riconducibili alla tematica horror.
Scendendo invece nei sotterranei, attraverso una ripida scala a chiocciola, è possibile svolgere un tour (prezzo 3€) in un luogo buio e angusto fra ricostruzioni di personaggi dei film del regista del brivido: ad esempio, c’è la Maschera mostruosa del bambino di Phenomena!!!
Il tour è accompagnato da una musica suggestiva composta da urli e grida.
Non c’è che dire, ci si sente coccolati come a casa propria…
1. IL MUSEO CRIMINOLOGICO
Dulcis in fundo, ho scelto per te un altro museo romano dall’argomento alquanto “piacevole“: il Museo del Crimine, in via del Gonfalone.
Consigliato esclusivamente per stomaci forti, in quanto nelle sue sale si potranno ammirare strumenti di tortura, nonché di esecuzione delle pene capitali. Vi è, ad esempio, il banco di fustigazione, fruste e catene di vario genere, nonché la spada di giustizia con cui venne decapitata Beatrice Cenci nel 1559.
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Altri cimeli interessanti sono l’abito del celebre boia Mastro Titta, come anche una teca che custodisce cervelli di criminali seriali.
Non perdere anche:
Ecco il video promesso, l’esoterista antropologa Alexandra Rendhell ti accompagnerà in una visita del tutto originale all’interno dell’inquietante Museo Criminologico di Roma:
Spero di non averti dissuaso dalla visita…
Avanti, un po’ di coraggio!
Prima di lasciarti, volevo suggerirti questo bellissimo tour organizzato da getyourguide alla scoperta dei misteri e fantasmi di Roma:
© Riproduzione riservata
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Ciao ! Di alcuni posti avevo già sentito parlare ma non li ho ancora visitati.. Sino una “ sensitiva” ma detesto questo termine ed ho collaborato con il Gruppo Prisma di Viterbo in diverse occasioni . Grazie mi piace molto ricevere queste e mail perché arricchiscono . Buon pomeriggio
grazie, complimenti alla conduttrice del video così competente e precisa, anche se io mi sono limitata a vedere solo un inizio, già fin troppo per me (evito in genere questi reperti angoscianti). Ma complimenti per l’accurato lavoro
Il museo criminologico è ormai chiuso da molti anni e non verrà riaperto, per quanto se ne sa.
i posti molto interessanti, non li conoscevo.
Molto interessante, una piccola rettifica: entrare al “Profondo rosso” costa 5€
Grazie sono di Roma , ma tante cose di cui tu parli non le conosco . Quindi ancora grazie
Avrei aggiunto l’ossario nella la Cripta dei Cappuccini nella Chiesa di Santa Maria Immacolata di via Veneto 😉
Ciao Jacopo, grazie per il tuo suggerimento, la cripta dei cappuccini é anche lei un luogo denso di inquietudine, ma l’avevo già inserita nella classifica dei posti da vedere per Roma sotterranea
Buona lettura 😉